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venerdì 23 giugno 2017

il Cambio Cervino e Angelo Picchio 1947-8

Ruota libera quadrupla Everest CAIMI Tipo Cervino
Quì ad Asti, Cervino rosso e Cervino bianco [c'é 'r vino rosso e c'é 'r vino bianco], ma col caldo estivo è tempo del bianco fresco!
Prodotto da Tommaso Nieddu a partire dal 1947, dopo vent'anni di successo commerciale del Cambio Vittoria insieme al fratello Amedeo, il cambio Cervino a quattro velocità che vedete sulla bicicletta rossa Basso (Torino) è la prima serie, con una leva per liberare e chiudere il tendicatena ed una leva per azionare il deragliatore posteriore, mentre quì di seguito si può vedere una versione successiva, con qualche miglioria tecnica sulla struttura di base, più una speciale modifica artigianale, di Cambio Cervino a tre leve!
Su una delle prime biciclette prodotte da Angelo Picchio a suo nome, numerata 19, Cambio Cervino con aggiunta di deragliatore anteriore artigianale, fatto a mano:
Telaio di fine lavorazione, cromato e forcella tipo Beltramo, con decalcomania originale Picchio ormai quasi svanita, montata con mozzi FB a flange in alluminio e corpo in ferro, cerchi NISI in alluminio per gomme tubolari, leve e freni in alluminio Universal brev. 361666, pedivelle tonde alleggerite CP Italy dette "Dry Bones", pedali Sheffield in alluminio e centro intero in ferro, gabbiette Balilla, pipa in acciaio Nanni Torino e piega in alluminio
 Mozzi SIAMT in alluminio, di cui il posteriore ancora "GIRORUOTA", con sganci rapidi SIAMT

sabato 6 agosto 2011

BASSO Torino

seconda metà degli anni '40, telaio leggero da corsa con cambio Cervino! rossa corsaiola torinese, da rimettere in strada. pedivelle sottili in acciaio, pedali in alluminio della F.O.M., manubrio in alluminio, freni e leve Universal brev. 361666 in alluminio - con portapattini in alluminio e pattini marchiati Universal - sella in cuoio Brooks, mozzi Gnutti con corpo in ferro e flange in alluminio. rimando l'impaziente restauro al prossimo autunno e vado in ferie un paio di settimane. in bicicletta! un caro saluto a tutti e il desiderio di pubblicare presto gli atricoli in sospeso, per le fotografie che mi avete gentilmente inviato negli ultimi mesi..